Mirage III CJ Shahak AML 1/72
Mirage III CJ AML 1/72
Costruire un modello nella scala principe del modellismo aereo, può essere molto piacevole specie per quelli come me, che prediligono l’1/48.
Il modello è un classico short run, con delle belle linee incise, e con le dimensioni rispettate, accompagnato da alcune parti in resina di pregevole fattura, oltre ad un bellissimo foglio decals, firmato Cartograf.
Assemblare questo modello però, non è stata una passeggiata. Numerose prove a secco e una considerevole stuccatura con il milliput (insostituibile) tra ala e fusoliera, sono stati i passaggi più impegnativi. Anche l’inserimento del vano carrello principale richiede molte prove a secco e un notevole assottigliamento della plastica per inserire il vano in resina, al quale ho aggiunto un minimo di tubature idrauliche, visibili a carrello abbassato. Anche il vano anteriore è stato, minimamente dettagliato con lo stesso tipo di tubatura. Di conseguenza anche le gambe dei carrelli, sono state dotate di linee idrauliche e irrobustite con perni di rame, così da consolidare il montaggio finale.
L’abitacolo in resina e il seggiolino, sono veramente belli. La giusta colorazione gli ha conferito un aspetto verosimile. Serve solo un minimo di dettaglio, come la classica maniglia a D, e un paio di cinture, riprodotte con dl lamierino sottilissimo.
La cappottina è in vacumfom, ed è fornita in due copie. L’ho tagliata con una lama, N. 11 nuova e rifinita con carta abrasiva a grana crescente. Prima di porla in sede, l’ho pulita con del liquido per pulire i vetri e asciugata con un panno in microfibra, per poi posizionarla con della colla ciano acrilica, specifica per parti trasparenti proprio per evitare i fumi, tipici del C.A.
Ho deciso di dipingere il mio modello in metallo naturale. Per questo scopo, mi sono servito della gamma completa dei migliori colori in commercio, cioè gli Alclad II. Dopo aver ripulito l’intero modello con alcool, ho mascherato l’abitacolo e ho spruzzato il primer Alclad, il quale è stato poi levigato con carta abrasiva a grana2000. Ora il modello è pronto per ricevere il nero lucido sempre della stessa marca, come base per i colori metallici. Come tonalità generale ho scelto l’alluminio, che ho steso in tre passaggi molto leggeri. Ad asciugatura avvenuta, ho cominciato il lavoro di patch work, con le altre tinte metalliche, giocando con chiari e scuri, rispettando le zone da colorare. Per tale scopo, delle fotografie in bianco e nero, mi sono state notevolmente d’aiuto, perché le varie tonalità metalliche si notano maggiormente.
Avendo gli Alclad, una finitura lucida, ho saltato il passaggio di lucidatura del modello e così ho potuto posare le decals. Per quanto belle e sottili, queste le ho trovate molto delicate e piuttosto rigide. Indispensabili sono stati i liquidi super set & sol, che ne hanno facilitato la loro posizione.
Una volta ripulito l’intero modello dall’eccesso di colla delle decals, ho montato tutti i particolari omessi durante la costruzione, come la cappottina, i pitot, i carrelli ecc.
Ecco pronto un piacevole modello , un piccolo gioiellino, una riproduzione in scala di un aereo che ha fatto la storia dell’aviazione israeliana.
Ultimi commenti
Uno più bello dell'altro, cosa dire sei un artista!
Che dire grande modellista è pregevole persona, si prodiga volendo nei suggerimenti. Bravo
Огромное спасибо
Огромное МЕРСИ за ВАШЕ ТРУДОЛЮБИЕ на ГАЛАКТИКЕ МОДЕЛИЗМА !!! ВИВАТ ! ВИВАТ! ВИВАТ !ДЖИЛОРАМО !