F-14D Hasegawa Tomacat VF-31 Tomcaters 101
F-14D Bandwagon 101 CO : Girolamo Lorusso “GURU”
Il mio modello è quello che racconta nel passo dopo passo, tutta la costruzione con le fasi salienti del montaggio, un po' per tutti noi, essendo dotato dell'attrezzatura fotografica adeguata.
Tutte le parti in plastica del kit sono state rimosse, per far posto alle controparti in resina Aires ovvero, cockpit, vani carrelli e ugelli di scarico ,mediante fresatura e levigatura, dopo innumerevoli prove a secco, possono essere incollate con colla ciano acrilica e colla epossidica bi componente. La qualità è alta ma il prezzo da pagare è il loro adattamento lo è altrettanto. La colorazione corretta e invecchiamento conferisce loro un aspetto verosimile.
Con il set della Wolfpack , ho aggiornato il modello all'ultimo standard di volo. Infatti, il modello così come viene commercializzato, non sarebbe corretto. Nella scatola mancano le rotaie per i missili AIM-9M Sidewinder con il sistema BOZ, ovvero un lanciatore di “Chaff and Flare”. Le palette dei missili AIM-54C, ormai dismessi, sono impiegate come travetti porta bombe da 500 libre, (a 2000 lb), del tipo GBU-12 e JDAM-38, nel kit, questi pezzi sono ben rappresentati. Nel kit in resina è contenuto il pod Lighting AN/ALQ-25, grande assente nella scatola, partner insostituibile del F-14 negli ultimi anni, per le missioni di volo.
Le ruote del kit in vinile sono state sostituite con quella in resina della Royal Resin, per l'ancoraggio al ponte di volo mediante perni d'acciaio.
Ogni parte fragile, come i carrelli, pitot, ecc..., è stata debitamente sostituita con pezzi in metallo come rame o acciaio armonico.
I punti critici del modello durante il montaggio sono, le prese d'aria e il loro raccordo, il canopy , il poppino di coda e le derive. Queste zone vanno stuccate più volte e ripresi i dettagli persi.
Purtroppo il mio modello si è rivelato al quanto problematico in fase di montaggio, forse anche per la plastica nera, che ha fatto fatica in alcuni punti ad incollarsi, costringendomi a rincollare più volte alcuni pezzi.
Per la colorazione base, ho usato i colori sintetici Humbrol, 128, 127, 145. Dopo l'asciugatura, sono stati tutti levigati con carta abrasiva finissima a grana 2000, preparando le mani successive ai colori acrilici Gunze H307, H308, H337, stesi in veli molto sottili e non coprenti.
Per l'invecchiamento ho sperimentato la tecnica della lacca con quella del sale, che si è rivelata troppo pesante per gli aerei, preferendo solo quella del sale.
Tutti i colori sono stati volutamente virati all'azzurro, come succede per quelli reali, aggiungendo filtri tra un colore e l'altro.
Per le derive, ho preferito dipingere le code in rosso, anziché utilizzare le decalcomanie, per una discrepanza cromatica delle stesse, risultando il rosso troppo spento e non fedele al colore reale del mio aereo, per poi scontornare la decals gatto Felix e applicarlo in sede.
Le decalcomanie sono di qualità eccellente, merito del film Microscale, il migliore in assoluto, e non hanno nessun effetto “silvering”, nonostante il film abbondante in alcuni punti.
Ho scelto di non armare il mio velivolo, proprio per lasciare spazio alla scena finale che da il titolo al diorama, ovvero un velivolo in fase di armamento, pronto per … l'ultima missione.
Ultimi commenti
Uno più bello dell'altro, cosa dire sei un artista!
Che dire grande modellista è pregevole persona, si prodiga volendo nei suggerimenti. Bravo
Огромное спасибо
Огромное МЕРСИ за ВАШЕ ТРУДОЛЮБИЕ на ГАЛАКТИКЕ МОДЕЛИЗМА !!! ВИВАТ ! ВИВАТ! ВИВАТ !ДЖИЛОРАМО !